In missione per imparare a vedere il mondo con occhi diversi.
Siamo molto legati all’Associazione Betania, molti volontari apprezzano i nostri servizi per risolvere i loro problemi visivi e noi, ancor di più, apprezziamo la loro opera nelle varie case famiglia e missioni in Italia, Albania e Kenya.
Abbiamo accolto volentieri l’invito di alcuni volontari-amici dell’Associazione che, nell’estate del 2012 semplicemente, ci chiesero di condividere il viaggio per farci conoscere meglio la loro missione. Non ce la siamo sentita di rimanere solo a guardare, così, abbiamo riempito le valigie di montature e della strumentazione per effettuare l’esame della vista, in modo da contraccambiare l’accoglienza che ci sarebbe stata data.
La missione di Associazione Betania, nel villaggio di Emali in Kenya ospitava (e ospita tuttora) una scuola materna e una scuola elementare con 160 bambini frequentanti, alcuni bambini orfani e/o particolarmente indigenti vivevano all’interno della struttura ed erano accuditi dalla comunità dei volontari. L’idea mia e di Sofia era quella di impiegare il nostro soggiorno per effettuare uno screening a tutti i bambini frequentanti che potesse rilevare l’eventuale esigenza di correzione visiva che avremmo poi approntato al nostro ritorno nei nostri laboratori.
Statisticamente in Europa almeno un 25% dei pari età presenta un’ametropia superiore alle 0,50 diottrie, con nostra somma meraviglia solo 3 bambini sui 160 (meno del 2%) visitati hanno avuto bisogno di correggere la vista mostrando un difetto significativo.
Poco male, si è sparsa la voce nel villaggio e, a cominciare dai genitori e dai nonni dei bambini, tutti i soggetti veramente bisognosi di occhiali si sono presentati e… la valigia si è vuotata.
Al termine di questa prima missione, io e Sofia tornammo a Castel d’Ario con l’Africa nel cuore, desiderosi di continuare questo splendido percorso.
Un grande grazie agli amici dell’Associazione Betania per averci fatto vivere questa splendida esperienza di conoscenza e condivisione.